Giro Testa Rimà (Val Stura di Demonte)

Punto di partenza e arrivo: Aisone

Dislivello: 1750 m. circa

Sviluppo: 30 km circa

Difficoltà: BC/BC+

Attività individuale: Luciano, Aldo, Mauro, Toni, Guido, Renzo.

Realizzato:  13 Agosto 2013

Descrizione percorso: La partenza è dall’area attrezzata lungo il torrente Stura ad Aisone (fontana per rifornimento di acqua). Si attraversa il torrente e si va a sinistra per pochi metri e poi si imbocca a destra la strada molto bella e che porta alla località Pinet, un pezzo di strada ancora poi finisce e diventa sentiero a 1450 mt. circa, con percorso abbastanza pedalabile se si è in possesso di una buona tecnica di salita e un buon allenamento, ci si inoltra nel vallone della Valletta fino a giungere al lago Sottano della Valletta a metri 1900 dove si trova la casetta del parco (acqua). Superato il lago, di pedalare non se ne parla più. Si prosegue ancora fin nei pressi del lago Soprano e poi si abbandona il sentiero per andare decisamente a destra puntando alla nostra cima che vediamo alla destra con le paline del Parco Naturale delle Alpi Marittime che ci fanno da riferimento sulla cresta raggiungendola non certo senza fatica visto che non esiste sentiero e su un pendio molto ripido. Ma appena arrivati sulla cima dove vi è una casermetta diroccata, si ha una visuale mozzafiato su tutto il vallone di Rio Freddo e sulla Valle Stura fino ad arrivare al Colle della Maddalena. Sosta per riprenderci e via senza possibilità di errore sulla vecchia mulattiera militare che segue il crinale e che, dire spettacolare, è dire poco. Con una discesa mozzafiato passando per le punte Trent e punta Crosa dove si trova una croce, si prosegue e si arriva a trovare la strada di servizio che da Vinadio portava alle batterie difensive Balota Serziera e Piroat. Ora possiamo rilassarci e via sulla sterrata che non finisce mai e che ci porta sull’asfalto delle piste di fondo rientrando cosi alle auto chiudendo uno spettacolare anello.

Note: Gita stupenda che vale la pena provarla anche se ci sono 600 metri di dislivello di puro portage, ed è un portage senza sentiero quindi difficilissimo bisogna essere preparati. Però la discesa compensa ampiamente questo sacrificio. E’ una discesa che non si può descrivere, basta lasciarsi andare e seguire la traccia interminabile che cima dopo cima ci porta a scendere con dei tratti di sentiero veramente incredibili e di una bellezza unica alle batterie Serziera e Piroat dove troviamo la strada che anche lei sembra non finire mai.

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